sabato 6 novembre 2010

Oltre il clero


Il Gruppo Anarchico Carlo Cafiero - Federazione Anarchica Italiana, in collaborazione con Satyricon Caffè Letterario e con anarchici e anarchiche del Lazio, organizza domenica 7 novembre l'iniziativa anticlericale "Oltre il clero".

La serata comincerà alle 19:00 con la proiezione del film "Le regole del Vaticano".
Alle 20:00 dibattito con Francesco Paoletti e Vincenzo 'gnazio della Commissione Anticlericale della Federazione Anarchica Italiana, presiede Tommaso Aversa del Gruppo Cafiero.
Alle 22:00 concerto degli Ucronutopia di Roma.

Durante tutta la serata sarà possibile sbattezzarsi.

Appuntamento domenica 7 novembre dalle 19:00 al Satyricon Caffè Letterario via Firenze 30 a Frosinone.

Gruppo C. Cafiero – Federazione Anarchica Italiana
fairoma@federazioneanarchica.org

venerdì 29 ottobre 2010

Militia Carcani

Sono commossa dalla stima che Pontifex Carcano mi ha graziosamente dimostrato, seguendo il mio consiglio di proseguire la fulgente carriera di Komikazen, ma avrei preferito non mettesse in scena la farsa proprio in occasione del XX settembre a Porta Pia.
In un saturnale di sovversione delle ferree regole da lui stesso poste al resto dell'associazione, la manifestazione non autorizzata con larga partecipazione popolare di meno di mezza dozzina dei suoi primi pili, ha visto alcune magistrali interpretazioni.

La bella Rosalba Sgroia c'incanta nel ruolo di Colombina, da cui non dovrebbe discostarsi, ché scivoloni come il giurare sull'onestà di un'amica dei cui tradimenti è stata testimone, macchiano la gentile dignità con cui si mostra in pubblico e in privato.


Che dire dell'eccezionale mascherata da Meo Patacca al soldo del padrone del nuovo coordinatore di Roma Marcello Rinaldi? Ci spiace assai, stante l'aspetto dei suoi polpacci, che alle stilose brache corte non abbia accostato le lunghe calze a strisce che ne completano il costume.
D'altronde, non è dei guitti l'attenzione a menomi dettagli come abbigliarsi in maniera confacente l'occasione, o provvedere ai doveri del ruolo che la sua marchetta politica gli ha giovato quali l'aggiornamento del sito del Circolo di Roma ove risultano ancora la Bucci coordinatore f.f. e numeri di telefono da tempo ormai obsoleti. Non che ciò sia grave quanto stampare biglietti da visita fuor di misura, naturalmente.


Scadente invece la recita di Adele Orioli, altrove ottima attrice, nella toga di giurista davvero troppo grande per lei: artificioso il vittimismo con cui confonde ad arte i concetti di fermo ed identificazione, di rilascio ed allontanamento; raffazzonato il malconsiglio al Pontifex sulla risonanza di questo teatro d'avanguardia, recensito in quasi totale esclusiva su testate del livello de "Il giornale di Montesilvano".
Le più ricche vesti di contessina maggiormente le si confanno, chiudendo un occhio sull'abbinamento non propriamente armonico ma di certo conveniente, con la bandiera sovietica con la quale è adusa drappeggiarsi.


Ultimo, ma non per importanza, il nostro mirabile Pontifex ha manifestato, pur senza autorizzazione, la propria naturale predisposizione per il teatro dell'assurdo, facendo ridere là dove si sarebbe pianto, e piangere per quanto s'è riso. Toccante.

Certo, si può ben comprendere come Francesco Saverio Paoletti non potesse certo far parte di una simile compagnia; lui che, vergogna!, neppure una volta ha messo in ridicolo l'associazione ed il lavoro dei soci.

Con ansia ora attendo la rappresentazione di domani, con ben maggior trepidazione della scorsa stagione congressuale, nella quale è stata occasione di solo lieve riso far passare la nomina di prescelti a ruoli per essi confezionati in proporzione quasi d'uno a uno per un'elezione democratica.
Oh, non che ci sarebbe stato nulla di male in una tal nomina, se ciascuno dei prescelti avesse posseduto le necessarie doti e competenze, ma a chiamare le cose con il giusto nome non ci si diverte altrettanto.

Comunicazione di servizio


Sarei lieta se l'amico anonimo del commento del 26 ottobre scorso (...come tacere per sempre) volesse consentirmi di contattarlo.

Sorpresa di Halloween


No, quest'anno non sono stata io a celebrare la festa dei mostri con adeguati doni a Pontifex Carcano.
Ma sarà veramente una sorpresa per lui e i suoi mastini che gli strumenti sinora usati contro le violazioni dei diritti umani, si siano ora ritorti contro di loro, visti i comportamenti ignobili più volte tenuti nella gestione associativa?

Qui la notizia del ricorso all'unione Forense per le Tutela dei Diritti dell'Uomo presentato da Stefano Puglisi e Giacomo Grippa.
Uno stralcio dalla pagina di Cronache Laiche:

Giacomo Grippa ed io abbiamo inviato oggi all’Unione Forense per la Tutela dei Diritti dell’Uomo la richiesta di assistenza per la presentazione al Ministero della Solidarietà Sociale di una domanda di revoca dell’iscrizione dell’UAAR nel registro nazionale delle Aps (Associazioni di promozione sociale), nel quale l’UAAR è presente al numero 141. Lo status di APS conferisce all’UAAR una serie di importanti vantaggi, fra i quali la possibilità di usufruire del versamento del 5 per mille da parte dei contribuenti. La nostra richiesta è motivata dal fatto che l’UAAR si è dimostrata, a nostro avviso, priva dei requisiti richiesti per il riconoscimento di tale status, che andrebbe di conseguenza revocato.
[...]
Noi siamo del parere che in questa ed altre vicende siano stati messi in atto una serie di gravi comportamenti in violazione della Costituzione e della Dichiarazione. Crediamo anche che la più grande associazione di atei ed agnostici presente in Italia, col prestigio che le deriva dalle importanti azioni condotte in difesa del principio di laicità delle istituzioni pubbliche e dalla lista dei suoi autorevolissimi Presidenti Onorari, sia tenuta a basare il proprio operato – anche nelle vicende interne – su principi e criteri che non sono stati rispettati nelle vicende menzionate, e che la nostra iniziativa possa essere utile ad una gestione più democratica ed illuminata dell’attuale, rendendo così più efficaci le sue azioni a favore di una società finalmente libera da influenze religiose e da dogmatismi d’ogni genere.


Il free climbing su specchi del Pontifex per far figurare come brutti, sporchi e cattivi tutti coloro che osano levargli voce contro giungerà certamente a livelli da qualificazione olimpionica. Consiglio una serrata sessione di allenamento in vista dell'apertura congressuale di domani: non tutti i soci delegati giungeranno a Varese con lo spirito gregario necessario a fargli quadrato intorno, né gli osanna potranno coprire interamente le questioni scomode.

Buon Halloween, Pontifex.

sabato 31 luglio 2010

L'ispettore Bloch...



...non era reperibile, e ritenendo che solo un antiemetico soprannaturale potesse giovarmi a contenere il disgusto dovuto alla pretestuosa e creativa espulsione di Giacomo Grippa dai verdi pascoli del nostro Pontifex, mi sono concessa una riposante vacanza nell'onesto fango.

Non si tema, tuttavia; ho potuto comunque godere della rifulgente visione di un Pontifex rimpannucciato di magnanimità pronto a condurre i suoi sulla strada luminosa della democrazia.

Ammetto un volgare pensiero, a questo proposito: trovo una caratteristica comune tra l'essere in democrazia e l'essere incinta... entrambi non consentono stati parziali.
Evidementemente l'aumento della democrazia associativa è l'ultimo dei suoi numerosi miracoli, attraverso strumenti mirabilmente egualitari come le sue proposte di modifica statutaria finalizzate a conferire al Comitato Centrale il diritto di rimuovere Coordinatori di Circolo non desiderabili e di sciogliere Circoli presunti irregolari.

Questa curiosa validazione dell'esercizio di democrazia elettiva solo se conforme ai propri desideri mi sconcerta: che abbia frequentato Palazzo Grazioli, di recente?
O forse, forte di studi classici egli interpreta il concetto secondo l'antico pensiero degli avversari di Pericle, laddove democrazia esprimeva con dispregio il concetto di esercizio della potenza della maggioranza, con Κρατος contrapposto ad ἄρχειν nel suo significato di governare.

Non mi stupisce quindi, che nel pensiero classico al concetto spregiativo di democrazia si opponesse un'idea positiva di tipo geometrico. L'isonomia, che esprime l'eguaglianza di ogni cittadino nel sottostare al potere della legge e nell'esercitare il proprio potere di intervento sulla cosa pubblica, è evidentemente parte di una geometria ben diversa da quella che secondo il Comitato Centrale e i suoi guardiani presuppone distorte simmetrie comunicative imposte per decreto.

giovedì 29 luglio 2010

Facitori d'immondizia


Questa sincerità dell'immondizia ci piace, riposa l'anima.
Quando si è passato il proprio tempo a subire sulla terra lo spettacolo delle grandi arie che si danno la ragion di Stato, il giuramento, la saggezza politica, la giustizia umana, l'onestà professionale, le austerità di circostanza, le toghe incorruttibili, è un sollievo entrare in una fogna e vedere il fango che ammette di esserlo.

Victor Hugo, I Miserabili

lunedì 14 giugno 2010

domenica 7 marzo 2010

1770

Tanti sono i soci che a tutto febbraio non hanno rinnovato l'iscrizione: oltre un terzo del totale.

Ho sempre ritenuto che l'UAAR fosse così necessaria al Paese e alla società italiana da crescere e raccogliere successi a prescindere dalla dirigenza, o addirittura nonostante questa.

Evidentemente però l'attuale dirigenza ha raggiunto un livello tale di insipienza da superare perfino la notevole capacità di sopportazione dei sostenitori dell'associazione.

Pontifex Carcano non aveva affatto bisogno di sciorinare il suo invidiabile palmares per dimostrarci quanto faccia ridere: è certo di conforto la certezza che nel pur remoto caso in cui il Comitato Centrale a forza di espulsioni si faccia mancare il quarto a briscola, il segretario avrà una proficua carriera a cui tornare.

mercoledì 24 febbraio 2010

Opposizione


L'inossidabile Pontifex Carcano mi definisce compagna del leader dell'opposizione interna: se per leader dell'opposizione interna intende Francesco Paoletti, l'unica parola che ha senso è 'compagna'.

Di Carcano, prima che lo conoscessi, mi venne spesso decantato l'acume politico; poi l'ho conosciuto, e ho iniziato a chiedermi dove lo tenesse.
La mia impressione è che sia quasi del tutto privo della capacità di valutare le persone, di creare relazioni e dinamiche di gruppo funzionali, di instaurare collaborazioni con realtà esterne, di motivare la base e ingenerare entusiasmo e carica nella piazza.

Non che tali capacità siano obbligatorie, ma certo fanno un gran bene quando ci sono. Se non ci sono, e magari il vuoto è riempito da qualche senso d'inferiorità, allora si rischia di far danni.

Come il giungere a ritenere Francesco Paoletti, con il consiglio del tutto disinteressato dell'intoccabile Orioli e di un imparzialissimo Giorgio Villella, il proprio pericoloso e principale nemico.
Sarebbe stato utile che il Pontifex avesse la capacità di riconoscere la lealtà priva di secondi fini, laddove la trovava, dacché avrebbe evitato di accusare di conflitti di interessi e sottoposto ad un processo sommario basato su accuse consapevolmente false la persona che fino a quel momento gli era stato indiscutibile sodale, braccio destro e misteriosamente per me, perfino amico.

Fin qui, passi. Si conceda a Pontifex l'attenuante del trepidare per la propria poltrona, sempre consigliato come sopra, e si potrà comprenderne almeno in parte l'umano dramma.

Ciò che non mi spiego, nemmeno prescindendo dalla R di razionalista che tanto gli è sgradita, è l'acrimonia con la quale pone il concetto di 'opposizione interna' in una realtà che si vuole democratica.

Si vuole democratica, ma a guardar bene...
Un socio milanese di solida esperienza dirigenziale e relazionale ha dato un'efficace e spassionata analisi del trust di poteri arrogatosi dal Comitato di Coordinamento, suggerendo di riequilibrare al contempo la struttura di governo dell'associazione ed il comportamento politico del Comitato stesso; ne ha ricevuto in cambio le ormai solite critiche.

Tuttavia, non è forse dato e legittimo che in qualsivoglia struttura si regga su forme di democrazia rappresentativa, possa esservi chi la pensa diversamente dagli eletti in carica? Non è legittimo finanche che chi la pensa diversamente possa esprimere il proprio pensiero ed eventualmente porre le basi di una campagna elettorale?

O forse la cornice dell'ultimo Congresso riminese è stata piacevole al punto da indurlo a confonderlo con un Conclave? Non sarebbe il primo segretario caduto nell'equivoco di attendersi una carica a vita del tutto scevra di democratiche opposizioni.

martedì 23 febbraio 2010

Anguilliformi



A dispetto di tutte le conferme alla teoria dell'evoluzione, con la magistrale svicolata alle domande rivoltegli sul forum UAAR Pontifex Carcano ha dimostrato di essere l'anello mancante tra l'homo sapiens e le anguille.

Temo però che difficilmente saremo così fortunati da vederlo migrare verso il Mar dei Sargassi...

Coltivando comunque questa speranza, mi chiedo quale sia la vera ragione che lo spinge a reagire con adirata offesa maestà ogni volta che attraverso gli appropriati canali gli vengono sottoposte richieste di chiarimento.

Non credo che la laurea in storia delle religioni possa spingere un individuo sano di mente a manifestare atteggiamenti pontificali... ma allora perché la richiesta di incontro sottopostagli dal Circolo di Roma al fine di discutere questioni di importanza reale per il Circolo stesso e per l'intera associazione lo ha portato a reagire in maniera tale da offendere profondamente l'intero gruppo dei soci attivi, coordinatore e cassiere compresi, portandoli a rimettere ogni incarico ed in alcuni casi addirittura la tessera?

Perché ogni volta che gli vengono rivolte richieste di chiarimento su questioni che lui stesso pone ormai in ogni angolo dell'UAAR (grazie Pontifex per la pubblicità... e pensare che credevo questo fosse un piccolo blog inutile e noioso da trasformare quanto prima in quaderno di cucina...) reagisce come se avesse di fronte Sciarra Colonna con il guanto alzato?

Perché ha mostrato una coda di paglia tale da far impallidire la cometa di Halley quando io ho osato criticare l'intoccabile Orioli scatenando contro Francesco Paoletti, che allora non condivideva né appoggiava la mia scelta e le mie posizioni, e nonostante io me ne fossi andata senza poi dar segno di vita per tre mesi, un processo sommario ordito dal più stupido dei suoi mastini?

Perché di fronte a una crisi reale dell'associazione apertasi su più fronti allora nemmeno in comunicazione tra loro, tale da portare all'allontanamento - volontario o forzoso - di svariati dirigenti e soci attivi, invece di aprire un tavolo di gestione dei problemi, cercare incontri, lavorare attivamente per risolvere gli aspetti pratici dei problemi, ha preferito arroccarsi nella torre d'avorio della lesa maestà e lasciare incancrenire quanto sarebbe stato risolvibile sino a trasformare l'associazione in un ring di ricorsi e controricorsi?

Perché, per tornare all'intoccabile Orioli, l'operato di chi lui considera un nemico - sia egli Francesco Paoletti, Giacomo Grippa, Maurizio Bonacci e la lista sarebbe alquanto lunga - può essere vivisezionato da ogni punto di vista compreso quello delle relazioni personali e dell'equilibrio mentale dell'oggetto, mentre l'operato in numerose occasioni discutibile se non nocivo all'associazione della contessa Vannozza - penso all'attività di SOS Laicità sullo sbattezzo, portata più volte all'attenzione generale per inefficienza, non ultima da Andrea Cuscela amministratore del gruppo Sbattezzo su FaceBook e referente provinciale di Asti, così come al comportamento da lei tenuto in occasioni ufficiali dell'UAAR almeno prima che qualcuno cominciasse a portare le telecamere - è superiore a qualunque critica e perfino suggerimento?

Perché attua meccanismi manipolatori di bassissimo livello come il chiamare a raccolta il popolo attorno al leader minacciato quando la minaccia è l'affermazione che lui fa parte dell'opus dei da parte di uno svitato (della qual cosa era stato informato da mesi per iscritto) e il mio scherzo di Halloween da lui trasformato in avvertimento mafioso, e come il giochino 'adesso fingo di dimettermi così vi spaventate e state buoni e ubbidienti'?

Non sarò certo io ad aspettarmi risposte a queste domande, dato che sinora ha rifiutato di rispondere a tutti coloro che avevano legittimamente titolo di porle.
Sarebbe tuttavia auspicabile che qualcuno gli rammentasse che chi viene eletto ad un incarico è tenuto a rendere conto del proprio operato a chi gliene ha dato mandato, si tratti del rappresentante di classe, del segretario dell'UAAR, o del Presidente del Consiglio... checché ne pensi quest'ultimo.

Carcano si sta forse prodigando in una pedissequa imitazione di Berlusconi? Lo vedremo forse lanciarsi una prossima imitazione di Ratzinger?

In tal caso gli rammento che la maschera da zombie pagliaccio che gli ho affettuosamente donato lo scorso Halloween può aiutarlo a rendersi più somigliante al soggetto.

lunedì 22 febbraio 2010

Ludibrio

Non avevo alcun dubbio che qualunque fosse il pretesto del ricorso scelto, i cosiddetti Probi Viri, di cui al titolo, avrebbero colto l'occasione grata al Pontifex ed alla sua cerchia per provvedere all'immediata espulsione di Stefano Puglisi.

Giunti a tanto, ritengo che essere espulso da una simile congrega possa solo costituire merito e vanto per una persona seria che tenga alla propria dignità.

Mi limito a un suggerimento: si cambi appellativo ai Probi Viri.
Questo è più consunto delle maschere di Pontifex Carcano e della contessa Vannozza.

venerdì 19 febbraio 2010

Consigli da amico

Caro Fabiano,
ti faccio le mie scuse per averti fatto attendere la mia risposta tanto a lungo da adontartene: a questo taccuino riservo un breve intervallo settimanale, e nell'attesa di avere agio di rispondere a te, sono avvenuti fatti su cui ho ritenuto di esprimermi nell'immediato.

E' stato peraltro molto gentile da parte tua giungere a seguirmi financo su forum culinari, e ti ringrazio del consiglio pur consapevole che un amico non me lo avrebbe certo dato in tali termini.

Come hai notato, non vi sono commenti pubblicati in questo spazio, né di critica né di apprezzamento: non ho inteso creare un luogo di dibattito dacché ve ne sono a sufficienza per tutti voi, per quanto a me preclusi per ragioni legittime e no; non ho inteso raccogliere una claque per mia propria indole ed anche per evitare ritorsioni a chi mi dimostri stima o condivisione.

Tuttavia come accadrà qualora ricevessi commenti utili riporto integralmente il tuo messaggio, che anche prima di ricevere reiterazioni ritenevo meritevole di risposta dato che solleva alcuni punti alquanto interessanti:

Tutti questi suoi "articoli" hanno l'aria da rosicamento post-dimissioni. Chi come giustamente dice saluta e se ne va non continua con psicodrammatici rigurgitini da neonato in una sorta di diario segreto sperando che qualcuno passi (ma chi dovrebbe, poi?) e si offenda o si lavi una qualche coscienza.
Ha fatto l'eroina, ha salutato e se ne è andata, e ora, che vuole ancora?
Predica bene ...ma razzolando!
Auguri, signora Valentina, per domenica prossima, e quelle dopo, e dopo ancora!
Si dia pace, si faccia una vita sua!
Fabiano


Ti sono dunque grata per gli auguri, indubbiamente efficaci dato che ho effettivamente passato una deliziosa domenica, e prima di ragionare in merito alle tue parole, vorrei però esprimere il mio stupore per la qualifica di eroina: a me non risulta di aver operato eroismi, ma è possibile che mi sbagli.

E' curioso che tu ti chieda chi dovrebbe passare di qui: tu stesso ci sei passato numerose volte leggendo o scrivendomi; sei addirittura venuto a cercarmi in luoghi virtuali che non hanno nulla a che fare con l'UAAR, e ciò è alquanto lusinghiero.
Il traffico su queste pagine è intenso, senz'altro più per la cortesia di Pontifex Carcano nel linkarmi nel forum UAAR che per i miei meriti letterari - non posso tuttavia esimermi dal pensare che quest'uomo sia afflitto da una singolare forma di masochismo o che tenti di replicare con ancor minore successo le tecniche che già abbiamo visto ad opera di George W. Bush.

Né credo che per lavare certe coscienze possa bastare qualche rigo: in casi di ipocrisia politica profonda e strumentale non c'è smacchiatore che tenga.
Se poi qualcuno si offende, affé mia, vi sono milioni di pagine su cui passare piacevolmente il proprio tempo, nonché decine di persone disponibili alla piaggeria del pensiero unico che vuole l'UAAR e le azioni del gruppetto che la dirige una cosa sola e inscindibile.

Io ho salutato e mi sono dimessa, né altro desidero dall'UAAR, pretesa che sarebbe sì infantile e poco seria. Semplicemente esercito la possibilità di dire quello che ne penso, dispiacendomi del fatto che le bassezze che ne emergono riescono ripetutamente a superare le mie già misere aspettative.

Altro è, caro Fabiano, utilizzare la reiterata minaccia di dimissioni fantastiche per chiamare a sé il popolino millantando calate di barbari, per poi propinare filosofiche motivazioni della propria abnegazione nell'arco di una sola settimana.

Mi ripeto affermando che di un'UAAR c'è grande necessità in questo paese, ma che quest'UAAR nelle condizioni in cui è stata ridotta dalla miopia, incompetenza e disonestà intellettuale di chi la dirige, non potrà certo portare alcun beneficio in una società già duramente provata dagli stessi problemi.

Ricambio infine i tuoi cortesi auguri per la prossima e le domeniche a venire, allargandoli ai giorni feriali. A risentirci alla tua prossima visita.

venerdì 12 febbraio 2010

Stupidità comitale

Secondo la legge di Coblitz, un comitato prende decisioni più stupide di quanto farebbe ciascuno dei suoi membri (trovate qui un approfondimento).

Non so se la decisione di lanciare i Domini Canes, nella persona di Silvano Vergoli, contro il coordinatore regionale di Puglia e coordinatore provinciale di Lecce Giacomo Grippa reo di essere iscritto agli aggiornamenti di questo blog sia stata presa dal comitato di coordinamento o da uno o più dei suoi membri, tuttavia la trovo - perfino io - singolarmente cretina.

Questo blog a detta di qualcuno ha contenuti da sciampista; secondo qualcun altro è monotematico, e soprattutto diffamante, anche se ritengo che nulla di quanto potrei dire di taluni dirigenti UAAR è diffamante quanto le loro stesse azioni, ma certo sono io che manco di espressività.
Temo sia anche ripetitivo, dacché quanto qui riportato non è ancora molto più di quanto da me già espresso coram populi nei luoghi deputati.

In ogni caso, seguirlo - quantunque ciò significhi semplicemente riceverne segnalazione degli aggiornamenti - è incompatibile con le cariche detenute da Giacomo Grippa, il quale non ha neppure mai mostrato, che io sappia, di condividerne i contenuti.

Confermando l'ormai solita doppiezza di pesi e misure applicati nei confronti di membri in carica o ex membri del comitato di coordinamento a seconda del loro allineamento, Giacomo Grippa è stato perentoriamente richiesto di giustificare cotanto delitto.

Ho sempre ammirato il comportamento da gentiluomo di Giacomo Grippa, ho apprezzato la signorilità scherzosa con cui ha dignitosamente affrontato la pesante sassaiola che con il pretesto di una battuta leggera lo ha portato a dimettersi - sul serio, fino a che il circolo non lo ha rieletto - da coordinatore di Lecce, ho condiviso l'azione puntuale e battagliera che da lungo tempo ha portato avanti nei confronti delle posizioni e del comportamento della dirigenza nazionale.
La sua serena e dignitosa cessazione dell'attività in seno all'UAAR, non consentendo all'arroganza dirigista di ergersi a indagare nella sua libertà di pensiero, è certo una perdita per l'associazione quanto un sollievo per coloro che sono stati oggetto delle sue legittime critiche, in particolare per colei che ha dimostrato in più occasioni di essere l'intoccabile per eccellenza.

In conclusione, non posso che ringraziare la detta stupidità comitale, che tanta importanza e tanto inesistente potere attribuisce a questo taccuino in contrasto con i miei stessi suggerimenti, espressi loro nel primo post dell'anno: ignoratemi, signori.

Ho numerosi interessi, buoni libri in quantità, la cucina, lavorare la lana, la pipa e il buon tabacco inglese e innumerevoli altri che presi non solo singolarmente mi consentono una vita deliziosamente serena e piacevole; non ho alcuna intenzione di trascorrere il resto della mia vita occupandomi delle vostre indegnità e disonestà intellettuali.

Ma vedo che la vostra coda di paglia è tale che considerate una minaccia me e le mie parole, né me ne stupisco.
Con ciò, avete trasformato quanto per me era una saltuaria espressione di disgusto nel piacere di irridervi.
Grazie, signori.

Napoleon è tornato



Come pensavo, e senza nemmeno darmi il tempo di esprimere questo pensiero, Pontifex Carcano è tornato fra noi in men che non si dica.

Giusto il tempo di chiamare a raccolta discepoli ed accoliti, facendosi platealmente rassicurare che nessuno può vivere senza di lui, ed eccolo comunicare a liste unificate che con abnegazione e umile spirito di carità riassume l'incarico - mai rassegnato, peraltro.

Infatti, nonostante il lugubre annuncio di Grendene, non risulta definita nello statuto né in alcun regolamento la condizione di sospensione del segretario; ovvero è uno stato privo di significato che può essere elasticamente stiracchiato per dargli il senso più conveniente a seconda di come soffia il vento, come d'abitudine ormai invalsa nella gestione interna.

D'altra parte, mica poteva rischiare di dare le dimissioni e affrontare una nuova elezione; cosa è godersi gli allori e cosa è mantenerli.

Mi rallegro di questo ritorno, ad ogni modo: per una ragazza priva di televisione per scelta consapevole, i siparietti di Carcano costituiscono un prezioso surrogato di Porta a Porta, Studio Aperto e Grande Fratello.
Non ne ho mai vista una, ma credo che neppure la più choccante puntata di Uomini e Donne avrebbe potuto uguagliare l'ineffabile dichiarazione del nostro circa gli oggetti delle sue annusate.
Quale momento di alta televisione, ancorché virtuale!

Tuttavia, la lieta e improvvisa rentrée di Pontifex Carcano non è certo dovuta a puro buon cuore, quanto all'essere finalmente riuscito a liberarsi di una terribile minaccia, contro la quale tenendosi ben discosto ha scatenato i Domini Canes.

Non tema dunque l'inaspettato folto pubblico che dall'UAAR sorprende il mio counter: avendo appreso quanto interesse questo modesto spazio riveste a certi occhi, m'impegnerò a che sia di maggiore e più frequente approfondimento, e ringraziando lorsignori per la cortese attenzione, li rimando a tra non molto.

domenica 7 febbraio 2010

Sospensioni




Alexander Calder, The Star - 1960

giovedì 4 febbraio 2010

Al lupo, al lupo!

Un soffio di brezza ha portato fino qui le ventilate dimissioni di Citizen Carcano: ebbene, terrò la finestra socchiusa, ché di questa brezza voglio ben vedere i prossimi refoli.

Perché le persone serie, quando riscontrano l'inconciliabilità della propria onestà e dignità con la deviante politica interna dell'associazione in cui si trovano o verificano l'impossibilità di lavorare con strutture e persone del tutto mendaci e inaffidabili, le dimissioni le danno.

Non le usano come pulce nell'orecchio reiterandole ogni volta che si trovano esposti alla critica di coloro dai quali hanno ricevuto il mandato che rivestono.

Non innalzano lamenti da prefiche sulla propria lesa maestà, sfruttando la buona fede dei più, per avere pubblica solidarietà con cui mascherare meccanismi di gestione da aristocrazia zarista.

Non minacciano diluvi dopo di loro se non le si lascia fare a loro modo, dopo avere con ineffabile incompetenza portato la crisi della democrazia interna a livelli bananieri.

Salutano, e si dimettono.

Tuttavia qualcosa mi dice che queste dimissioni, come anche quelle utopiche delle altre maschere consunte che manovrano l'UAAR, resteranno parole al vento, soffiate ogni volta che tremerà il trampolino dal quale ambiscono lanciarsi in una sfolgorante carriera politica all'italiana.

E sì, come si può non ritenerli più che perfetti per una carriera da ministro, con esempi preclari quali Mastella, Maroni e la Carfagna?

mercoledì 27 gennaio 2010

Simmetria e trasformazioni

"Una simmetria di una figura geometrica è una trasformazione che lascia la figura invariata." (F. Klein, 1872)

Ne desumo che la simmetria comunicativa imposta dal recente pronunciamento dei probiviri in merito al ricorso di Citizen Carcano nei confronti di Francesco Paoletti, reo di aver comunicato le proprie dimissioni ai soci afferenti il Circolo UAAR di Roma come prescrive il regolamento, è statuita appunto affinché non siano consentite e possibili variazioni... dello statu quo, della politica di controllo delle comunicazioni fuori dal coro, della struttura ufficiosa da azienda padronale imposta all'UAAR dalla dirigenza.

Tuttavia non mi spiego come l'obbligo che le comunicazioni di un coordinatore ai soci afferenti al proprio circolo siano disponibili alla dirigenza si concilii con il diritto autosancito del comitato di coordinamento a discutere questioni di interesse associativo anche pregnanti nella nota mailing list privata Camera Caritatis.

Né mi spiego come contemporaneamente si possa 'assolvere' Francesco Paoletti dal precedente esilarante ricorso di Carcano concedendo con magnanimità la facoltà di parlare agli iscritti dei fatti che riguardano l'associazione e del contenuto delle riunioni, per poi porre la condizione che ciò deve essere fatto 'imparzialmente'. Ne deriva, ad esempio, come la falsa testimonianza operata in sede di comitato di coordinamento ai danni di Francesco sia cosa molto meno grave in sé che nell'essere riportata agli iscritti.

Non trovo ciò particolarmente simmetrico, ma è certo un limite della mia geometria.

Auguro ai numerosi e instancabili Gondrani che hanno portato l'UAAR a raggiungere numerosi obiettivi e successi, di rendersi conto che l'accettazione acritica di qualsivoglia azione di chi detiene il potere inevitabilmente porta ad una ulteriore degenerazione dei valori statutari già abbondantemente misconosciuti.

Ricordo infine agli eventuali astanti che il prossimo passo verso la perfezione della fattoria è statuire il divieto di parlare dei fatti riguardanti l'associazione a terzi - soprattutto incomodi - nella miglior tradizione degli autori della Crimen Solicitationis.

venerdì 8 gennaio 2010

Neanche gli dei

No, non è fantascienza.
Ho appreso che Raffaele Carcano va scrivendo che avrei dato le dimissioni da coordinatore provinciale UAAR perché incapace di provare le mie accuse nei confronti di Adele Orioli.

Per quanto Citizen Carcano possa apprezzare le riscritture storiche a favore di chi ha raggiunto poltrone, tengo a ricordare che quanto dissi su costei era motivato dall'affermazione di Carcano che io avessi pregiudizi nei di lei confronti; talché ho tenuto ad esprimere che no, non erano pre-giudizi, ma giudizi belli e definiti nonché solidamente motivati.

Le mie dimissioni sono state dovute all'impossibilità di portare avanti un mandato da coordinatore di circolo avendo a che fare con persone che mi disgustano profondamente come le due sopra nominate, e non solo.
Tanto che, non fosse stato per l'indegno comportamento di costoro nei confronti di Francesco - convinti in maniera piuttosto veterotestamentaria che le azioni di una persona ricadano su fidanzati o relativi vari - nemmeno avrebbero mai più sentito parlare di me. Né parlare me.

Che occasione persa.
Avrebbero ancora un collaboratore efficiente e pratico, che avrebbe mantenuto la stima che aveva (misteriosamente) in loro, e avrebbero lasciato sedimentare una situazione che è invece divenuta con successivi fatti e complicazioni pesantemente dannosa per l'associazione.

D'altronde, "neanche gli dei possono nulla contro la stupidità", figuriamoci gli atei.

Ah, dimenticavo.
Le prove delle mie affermazioni: quando sarà il momento, molte più di quante Citizen possa gradire.

Buon ventidieci a tutti gli amici.