martedì 22 settembre 2009

Liberi di non credere. Forse.



Ecco, sabato 19 a Roma c'ero anche io alla manifestazione indetta dall'UAAR.
C'ero nonostante non ne faccia più parte da oltre due mesi, nonostante una frattura insanabile con la dirigenza dell'associazione che ha portato alle mie dimissioni da coordinatore provinciale, nonostante una condivisione non completa - ma quasi, in effetti - della piattaforma, ma soprattutto nonostante la mia intenzione di non esserci assolutamente.

Avendo però condiviso con il mio compagno Francesco Paoletti, responsabile dell'organizzazione, tutto il cammino che ha portato fino a 'Liberi di non credere', ho voluto restare con lui al mattino durante i lavori di allestimento, pensando di andarmene prima dell'inizio.

Non me ne sono più andata, colpita dall'accoglienza ricevuta da tanti iscritti e coordinatori di ogni parte d'Italia, che mi hanno confermato simpatia, stima e sostegno.

E' pensando a questi amici che apro questo spazio, dove finalmente ho agio di raccontare tutto ciò che non solo negli ultimi mesi mi ha portato alla scelta di dimettermi da coordinatore e socio, e di entrare apertamente in conflitto con la dirigenza.

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