venerdì 30 ottobre 2009

Un miracolo laico?



La settimana anticoncordataria 2009 non è mai avvenuta.

Sappiano, tutti coloro che erano al corteo reggendo bandiere UAAR che in realtà si trovavano in giro a fare shopping, che chi ha dedicato il proprio fine settimana allo stand in Campo de' Fiori in realtà guardava le vetrine, che chi ha partecipato alla presentazione del libro di Mario Guarino alla libreria Croce in realtà era lì a comprare l'ultimo libro di Federico Moccia.
No, magari questo no, facciamo l'ultimo libro di Odifreddi.

Mi aspetto ormai di sentir dire al Segretario che in realtà il Circolo di Roma non è mai esistito, che io, Giacomo Grippa, Francesco Paoletti e ogni altro reo di lesa maestà (ce ne sono parecchi in lista, mi consta) in realtà non siamo mai stati iscritti, che in realtà la parola 'Razionalisti' nel nome dell'UAAR non c'è mai stata perché a lui dà molto fastidio.

Si vede.

La voce ritrovata



...no, non era laringite.

Il mio silenzio temporaneo ha costituito l'esaudimento di una richiesta di Francesco, pur non condividendola.

Ora torno a dire quello che penso su accadimenti che in seno all'UAAR hanno ormai superato i peggiori incubi di ogni persona di buon senso.

Uno dei circoli, per bocca del suo Coordinatore, che ovviamente non nomino per evitare ulteriori censure, processi sommari, epurazioni e magari anche un bell'autodafé, ha soprannominato il Comitato di Coordinamento con l'appellativo di Comitato Centrale.


Non solo, ma l'amico Coordinatore ha tenuto a dirmi che questa realistica definizione veniva da chi sa bene di cosa si parla, avendo vissuto sotto un Comitato Centrale... non dilettantistico.

La trovo efficace ed azzeccata.

Ma qualcuno consigli al Segretario di avere maggior cura dei suoi baffi, ancora non sono sufficientemente rappresentativi.